I furti nel retail e GDO - Alfa G Group Service Management

I furti nel
retail e GDO

...e possibili contromisure.

Ritorniamo brevemente alla tematica dei furti all’interno dei negozi, cercando di analizzare il problema da più prospettive.

Il riferimento è ovviamente al furto con destrezza; le rapine non rientrano pertanto nell’analisi.

Fatta eccezione per i casi di cleptomania (compresi nei disturbi del controllo degli impulsi) la gran parte dei furti all’interno di negozi o nei grandi magazzini presenta alcune caratteristiche ricorrenti. Le prime, più generali, si riferiscono al profilo socioculturale di chi commette il reato di furto.

  • Ben un terzo dei detenuti italiani è stato condannato per furto. Chi commette  questa tipologia di reato ha tendenzialmente un livello di istruzione più basso della media della popolazione e ha vissuto in contesti sociali culturalmente più poveri; i soggetti con un istruzione più alta scelgono preferibilmente tipologie di reato meno rischiose.
  • Chi commette abitualmente il reato di furto tende a sviluppare comportamenti antisociali che porteranno a reiterare il reato.
  • La realtà socioculturale dalla quale tali soggetti provengono ha portato gli stessi a vivere fin da bambini forti esperienze di deprivazione, unitamente al conseguente sviluppo di un sentimento di vuoto e rabbia ( studi di Donald W.Winnincot).


Tutta la comprensione del caso quindi per le problematiche psicologiche e sociali che hanno spinto alcune persone a commettere questa tipologia di reato, ma vorremmo però affrontare la tematica dal  punto di vista delle vittime predilette di tali reati, ossia i negozi e i grandi magazzini.

Scelta della “preda”.

Per quanto la percezione del pericolo possa essere più bassa di quella del comune cittadino (l’abitudine al furto può far perdere gran parte della percezione del pericolo) i soggetti con attitudine al furto tenderanno a prediligere bersagli facili.

Preferiranno rubare in luoghi dove vi sia uno scarso controllo generale, dove saranno poco osservati dal personale del negozio e dove mancherà il servizio di sicurezza.

Il suddetto principio varrà sia nel caso che il ladro agisca in gruppo sia nel caso agisca da solo. In gruppo, anche in presenza di addetti alla sicurezza , i malintenzionati tenderanno a dividersi e ad attirare l’attenzione delle guardie in altri settori del negozio, mentre i complici attenderanno che le uscite siano sguarnite di guardie per poi potersi allontanare con la refurtiva.

Individuare i soggetti “sospetti” e intuirne in anticipo le intenzioni.

Per quanto la percezione del pericolo possa essere più bassa di quella del comune cittadino (l’abitudine al furto può far perdere gran parte della percezione del pericolo) i soggetti con attitudine al furto tenderanno a prediligere bersagli facili.

Preferiranno rubare in luoghi dove vi sia uno scarso controllo generale, dove saranno poco osservati dal personale del negozio e dove mancherà il servizio di sicurezza.

Il suddetto principio varrà sia nel caso che il ladro agisca in gruppo sia nel caso agisca da solo. In gruppo, anche in presenza di addetti alla sicurezza , i malintenzionati tenderanno a dividersi e ad attirare l’attenzione delle guardie in altri settori del negozio, mentre i complici attenderanno che le uscite siano sguarnite di guardie per poi potersi allontanare con la refurtiva.

Assolutamente da evitare:

  • correre nei reparti;
  • manifestare agitazione;
  • continuare a fissare il malintenzionato;
  • seguirlo nei reparti;
  • osservarlo e contemporaneamente telefonare;


Quest’ultimo punto è realmente pericoloso perché potrebbe fare agitare oltre misura il sospettato.

Effetto deterrenza.

Sfatiamo una volta per tutte il mito della guardia che finge di non accorgersi del ladro per poi poterlo sorprendere all’uscita con la refurtiva, peraltro rischiando reazioni improvvise quanto pericolose da parte del ladro.

Si lavora preferibilmente sulla deterrenza, sul convincere il ladro a desistere dal commettere il furto. Come? Con l’unica vera arma a disposizione: l’osservazione!

Nessun ladro tornerà a delinquere in un negozio dove ci si accorgerà di lui fin dal suo ingresso. Ribadiamo: un ladro non vuole essere notato e non vuole assumersi rischi inutili.

Se la deterrenza avrà sortito l’effetto sperato il ladro completerà il suo giro all’interno del punto vendita senza rubare nulla.

Se invece il ladro non sentirà di essere stato notato da nessuno tenterà di rubare la merce più alla sua portata, che di norma sarà quella del reparto più sguarnito di personale o col personale meno attento alle suddette dinamiche. Ancor meglio se  tale reparto coinciderà con quello della merce più ambita e costosa.

Importante!

Non si pretende che gli addetti alle vendite si sostituiscano alle guardie preposte ai controlli, tuttavia sarebbero opportune delle brevi formazioni ad hoc per tutto il personale impiegato nei reparti.

Le formazioni dovrebbero riguardare principalmente la capacità di individuazione dei soggetti sospetti e la capacità di monitorarne a distanza gli spostamenti in collaborazione e alternanza con i colleghi, il tutto con i sopracitati  accorgimenti del caso.

Un personale attento alle suddette dinamiche  è una vera e propria deterrenza ai furti.